Convegno di Grottaferrata

Convegno Grottaferrata - Locandina ridotta

 

Alla bellissima riflessione che il prof. Felice Di Lernia ha proposto nella giornata di studio che Il Mosaico ha organizzato presso l’Abbazia di S. Nilo a Grottaferrata, il 15 di marzo scorso, è seguito un partecipato confronto dei Soci dal quale, in sintesi, sono emerse queste proposte:

  1. Rilanciamo le attività di prevenzione:

c’è un target di persone da ricontattare che sono le persone già infette… o che non sospettano di esserlo, per portarli in terapia e mantenerli. Presidiamo i programmi scolastici e i siti web in cui introdurre il tema dell’educazione alla salute.

Costituiamo un Gruppo di lavoro, serve poi una persona dedicata, trovare alleanze in altre organizzazioni e destinare finanziamenti.

l’errore è cercare la soluzione migliore, meglio capire che cosa è fattibile e partire dalle risorse scegliendo di fare la cosa più possibile. Non accanirsi ma riconvertirsi e fare l’esercizio utile di sottoporre quello che facciamo a strumenti di verifica e di validazione”(Di Lernia)

  1. Portiamo nuovi contenuti nel Giornale:

le pubblicazioni restano monumenti per chi ha fatto un certo lavoro… abbiamo bisogno di approfondimento e di studio e fare il volontario significa essere accompagnati e formati… ci sono poi tante cose, soprattutto a carattere scientifico da esplorare e che richiedono un aggiornamento continuo.

meglio distinguere l’informazione dall’approfondimento in funzione degli obiettivi… fare il ‘punto nave’ come i naviganti per capire la rotta. Attenzione nel non cadere nell’errore di dare le risposte mentre è più sano stare nelle domande. Abilitiamo le persone ad abitare le domande.” (Di Lernia)

  1. Riapriamo la “finestra” sul territorio:

ridefiniamo il volontariato in Casa Famiglia, animazione con gli ospiti, servizio in cucina e riapriamo il laboratorio… ritroviamo occasioni di aggregazione per noi e motivo di stare insieme… comunicare la nostra esperienza è fare movimento, cultura, educa le persone.

(è fondamentale stare sul territorio, l’idea è di appartenere all’umanità e ai cuori del mondo. La presa in carico di un ospite è prendere in carico il mondo che significa l’importanza di fare cultura e senza questo resta solo l’assistenzialismo” (Di Lernia)

  1. Lanciamo un’altra campagna di solidarietà:

meglio essere spregiudicati a valutare progetti e poi dare continuità a un progetto di minima e individuare un progetto di massima… resta forte il problema assistenziale e la nostra frontiera è l’Africa… il problema è la nostra visibilità.

(essendo cambiato il fenomeno dell’Aids non si può non riformarsi e riformularsi. Le persone però si attivano in presenza di un pericolo o di un evento tragico e data la cronicità del fenomeno Aids il problema è dove agganciare la militanza o restano i pochi affezionati.(Di Lernia)

Abstract dell’intervento di Felice Di Lernia