L’Associazione Il Mosaico, nata nel 1992, ispirata ai fini cristiani ed ecumenici ed ai valori della mutualità sociale, ha come fine principale l’assistenza ai malati di Aids, alle persone sieropositive e ai loro familiari, privilegiando di rivolgere l’attenzione verso le persone più deboli con finalità di socializzazione, di promozione e di inserimento nella vita sociale.
Il Mosaico fin dalla sua fondazione ha accompagnato i Padri di Betharram nell’attività della casa famiglia per persone in Aids “Villa del Pino” a Monte Porzio Catone.Il Mosaico partecipa alle campagne nazionali ed internazionali di lotta all’Aids, ha promosso numerosi corsi di formazione e di aggiornamento ed ha curato campagne di informazione e di prevenzione.
Attualmente l’ associazione ha le iscrizioni ai registri regionali del Lazio e della Lombardia nel libro delle associazioni di volontariato alla sezione servizi sociali.
Il legame con Betharram
“il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv. 1,14).
E’ proprio in questa prospettiva teologica che si può collocare la nostra attenzione alle nuove povertà di oggi e in modo particolare ai malati di Aids. Attenzione mossa dalla nostra volontà di aderire alla spiritualità della congregazione dei Preti del Sacro Cuore di Betharram, se è vero che: “per mezzo di S. Michele (Padre fondatore) lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa una famiglia religiosa che ha come missione propria di riprodurre e manifestare lo slancio del Verbo Incarnato…” (Regola di vita n.10).
Carta del Coordinamento Nazionale
Il tempo si è fatto breve
L’Associazione Il Mosaico ha sentito la necessità di dotarsi di un documento base che dica la nostra identità di persone e di associazione impegnati a sostenere i malati di Aids. La considerazione che, nella vita di tutti i giorni, la maggior parte di noi si trova in ansia per il tempo della vita che è breve, e pare non basti mai, è il punto di partenza della nostra riflessione. Corriamo dietro l’orologio e siamo dominati da un tempo che scopriamo sempre più impersonale e inautentico. Noi crediamo che c’è un altro modo di vivere il tempo della vita, un modo esistenziale di vivere la nostra relazione con le cose, con il fare, con il tempo; un modo che ci riporta a noi, che ci permette di scoprirci esseri che vivono la pienezza di ogni attimo, il presente vivente, conservando ciò che è appena passato e aspettando ciò che non è ancora. Il tempo si è fatto breve – presentazione
I nostri orientamenti etici
– curare una crescita spirituale degli associati attraverso un cammino unitario di spiritualità;
– assumere gli stessi scopi e le stesse finalità codificandole nell’atto statutario;
– costruire un’immagine dell’associazione come spazio aperto alla solidarietà e all’affermazione di nuovi valori umani, sociali e culturali non selezionando le persone in base alle differenze sessuali, sociali, culturali, etniche ed alla gravità della patologia, tenendo presente la condizione e l’identità della persona che chiede solidarietà;
– sostenere anche persone multiproblematiche, almeno nella prospettiva di interventi di riduzione del danno;
– battersi contro ogni forma di stigmatizzazione o discriminazione sociale delle persone sieropositive affinchè sia sempre tutelata la dignità della persona umana e i suoi diritti fondamentali alla salute, alla casa, al lavoro, alla famiglia;
– garantire occasioni di confronto e collaborazione con la comunità locale in modo da favorire l’integrazione tra i diversi momenti di vita delle persone con aids che accompagniamo;
– sviluppare i diversi contributi del volontariato, associato e non, in stretta collaborazione con i servizi pubblici;
Convegni
Febbraio 1992. Aids: perchè fa paura?, Monte Porzio Catone (Roma)
Al quale sono intervenuti il presidente della Regione Lazio, personalità politiche regionali e tecnici che hanno portato la loro testimonianza in favore di una cultura nuova della solidarietà e dell’accoglienza degli ultimi, in particolare i malati di Aids. Lo stesso convegno e per le stesse finalità di informazione alla gente è stato ripetuto anche in Toscana e precisamente a Montemurlo (Prato).
Giugno1993. I colori del mosaico, Albavilla (Como)
Al quale hanno partecipato, oltre che la caritas ambrosiana di Milano, alcune associazioni di assistenza a persone con Aids operanti in Lombardia.
Febbraio 1994. Aids: e’ tempo di risposte sociali, Frascati (Roma)
Coinvolgendo gli operatori sanitari e sociali della Regione Lazio, con l’obiettivo di analizzare la domanda di assistenza rispetto ai problemi sociali delle persone con Aids.
Ottobre 1995. Aids: il tempo si e’ fatto breve, diamo un senso alla cura, Milano
Presso il p.i.m.e. di Milano un convegno finalizzato a coinvolgere altre associazioni di volontariato e gli operatori dei servizi di assistenza sociale, in particolare della regione Lombardia.
Novembre 1996. Le dimensioni familiari dell’Aids: la famiglia di fronte al problema, Roma
Organizzato con il patrocinio del Comune di Roma e il patrocinio e il contributo della Regione Lazio per una riflessione sul cambiamento in corso nell’assistenza a domicilio e dentro le case alloggio.
Novembre 2001. La nostra responsabilta’ e’ storica, Albiate (Milano)
Convegno delle organizzazioni della Brianza che operano nel sud del mondo che ha visto la significativa partecipazione di testimoni qualificati e di gruppi fortemente impegnati oltre che una grande partecipazione della popolazione.
Dicembre 2003. Aids e carcere, Frascati (Roma)
Realizzato in occasione della giornata mondiale di lotta all’Aids ha costituito il culmine di un percorso di riflessione nel quale abbiamo saputo coinvolgere la Regione Lazio, il Tribunale di sorveglianza di Roma, la Asl-Rm/b, il carcere di Rebibbia e l’Ospedale “L.Spallanzani” di Roma.
Marzo 2004. Oltre la casa famiglia, Monte Porzio Catone (Roma)
Organizzato all’Hotel Villa Vecchia di Monte Porzio Catone (Roma) chiamando al confronto le strutture regionali di assistenza alle persone in Aids.
Marzo 2005. Hiv/Aids e tutela civile della persona, Roma
Presso la sede e con la collaborazione dell’ Istituto Superiore di Sanità nel quale abbiamo discusso con molte organizzazioni nazionali l’ impatto dell’Aids sul sistema giuridico italiano ed il problema della tutela dei diritti civili delle persone sieropositive e in Aids.
Dicembre 2006. Aspettando domani, Frascati (Roma)
Riflessione in tema di Aids e modifiche introdotte dal nuovo Testo unico sugli stupefacenti, organizzato in collaborazione con l’associazione co.n.o.s.c.i. (coordinamento nazionale degli operatori per la salute nelle carceri italiane) presso le scuderie Aldobrandini a Frascati (Roma) al quale sono intervenuti le figure istituzionali più significative del panorama carcere della Regione Lazio.
Marzo 2007. Aids: accoglienza e filosofia della cura – le case alloggio di fronte alle nuove politiche sociali, Frascati (Roma)
All’ Hotel Villa Vecchia di Monte Porzio Catone (Roma) chiamando a testimoniare i “padri fondatori” delle case alloggio per persone con Aids operanti in italia insieme al filosofo Emilio Baccarini e al vescovo di Frosinone mons. S. Boccaccia e alle figure politiche e sanitarie e con l’obiettivo di produrre un documento di alto respiro ideologico.
Corsi di formazione
Campagne di informazione
Lo statuto
Non sarebbe male avere sul sito, dove possibile, anche una sistesi dei contenuti e/o dei risultati dei vari convegni, o un profilo e/o l’esperienza dei vari relatori. Se il sito è infatti concepito come una community secondo me va fatto anche lo sforzo di “mettere in relazione”, “creare reti di connessione”, il cui nodo centrale non deve essere per forza il mosaico, ma delle quali il mosaico può essere motore.
In sintesi anche solo semplicemente inserire link a associazioni, persone presenti nei vari convegni, informarli della rete ( se volgiono togliersi si toglieranno) e invirartli a collaborare/ partecipare ancora… e mille altre cose…
Perchè non immaginiamo una pagina del Mosaico anche su Facebook, alla quale far aderire i “fan”: è uno dei mezzi più “comodi” per velocizzare la diffusione….
a Padre Mario e Padre Giulio.
Vedo che avete una certa allergia a pubblicizzare il vs. codice fiscale e questa è la terza volta che lo segnalo.
Come saprete, il 5 per mille e i versamenti a titolo di donazione devono evidenziare il codice fiscale dell’ente per consentire la deducibilità fiscale della donazione.
Inserito ovunque, vi servirà.
Ciao
Ferruccio